Probabilmente è un limite mio. O forse semplicemente non ci sono più abituato. Ma di cosa sta blaterando Barack Obama? Cioè, tutto il mondo è lì ad aspettare la sua reazione alla batosta di ieri sera, e lui se ne esce dicendo robe tipo "La sconfitta è colpa mia", e "mi assumerò le mie responsabilità"?
No, scusate, ma che modo di fare è questo? Non riesco a spiegarmelo. Fosse finita qui. Si dice persino pronto a "guardare avanti e lavorare assieme ai Repubblicani", a "sedersi ad un tavolo con l'Opposizione", a "ridiscutere" alcuni provvedimenti. Ma come, proprio lui che è stato scelto dal popolo - lui sì, davvero - proprio lui che è Presidente di un Repubblica Presidenziale - lui sì, davvero - proprio lui che dispone di poteri enormi e che è stato eletto con una maggioranza schiacciante solo 2 anni fa!? Ma come si fa, dico io. Perché non gridare al ribaltone, al governicchio, al governo dei non-eletti, perché non ammiccare al complotto, al colpo di stato, o a qualcosa del genere? Diamine, stiamo pur sempre parlando del Presidente degli Stati Uniti d'America!
Ma la beffa delle beffe ve la devo ancora raccontare. Sapete chi gli hanno messo alla guida della Camera? No, dite, lo sapete? Un Repubblicano! Un nemico! Prima c'aveva tutti e due i rami del Parlamento, ora gliene rimane sì e no uno solo. Oh, avesse detto una parola. E badate bene che questo energumeno gliene combinerà di cotte e di crude, giorno e notte. A questo punto m'è venuto il dubbio. Lo so, lo so. E' una teoria azzardata, estrema. Ma non è che Obama, dopo aver giurato sulla Costituzione, s'è persino messo in testa rispettarla?
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