Dopo che su YouReporter è spuntato il video dell’aggressione, su Facebook non si fa altro che parlare dell’aggressore. Cioè di chi ha colpito con un casco da motocicletta Cristiano, il quindicenne che durante gli scontri a Roma del 14 dicembre scorso ha rimediato inspiegabilmente (per il momento) una frattura scomposta del setto nasale, dell’osso temporale e un ematoma sub-epidurale.
Da un lato c’è una iniziativa sensata, quella del padre del ragazzo. Che ha aperto una pagina Facebook per raccogliere più informazioni possibili sull’accaduto direttamente dagli utenti del social network. In particolare, chiedendo di segnalare il nome dell’aggressore all’indirizzo controlaviolenza@gmail.com.
Dall’altro, passando di mano in mano, la cosa è diventata una vera e propria caccia all’uomo in stile Far West, con tanto di manifesti con scritto “wanted“, dopo che il padre di Cristiano ha ricevuto e diffuso la foto del presunto (ma ci sono davvero pochi dubbi) aggressore:
Che è stato tra l’altro subito identificato, in svariati commenti, con un «infiltrato» di «estrema destra» (oltre che con una miriade di prevedibili epiteti), anche se al momento non c’è nulla di certo. Il video è stato acquisito dalla procura di Roma, quindi chiarezza sarà fatta, se possibile. E per chi volesse contribuire alle ricerche, i mezzi non mancano. Ma imbastire una caccia all’uomo di questo tipo, più che una gara di solidarietà, assomiglia tanto a un modo per invocare la giustizia sommaria.
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