13/12/10

FUSIONE FREDDA: vietato parlarne!

Il Centro Ricerche CRETA propone la presentazione del controverso libro “FUSIONE FREDDA: Che cos’è e come funziona” insieme all’autore Roy Virgilio, al Prof. Steve Shore della Facoltà di Fisica e al Prof. Giorgio Curzio esperto di Ingegneria Nucleare per Venerdì 10 dicembre 2010 alle 17,15 presso la sala conferenze della Limonaia Scienza Viva – Associazione per la diffusione della cultura scientifica di PISA, Vicolo del Ruschi n.4 (zona San Francesco, accanto al Cinema Odeon).
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FUSIONE FREDDA: cos’è e quando arriva?
una fonte di energia pulita e illimitata

di Roy Virgilio, dal network di giornalismo indipendente OpenJournalist

La storia insegna che le nuove scoperte, soprattutto quando vanno a modificare sensibilmente il paradigma e sistema dominante del periodo, tendono ad essere rifiutate, negate e posticipate di anni, decadi e a volte persino secoli. Ma è pur vero che, come recitava

Viktor Hugo: “C’è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, ed è un’idea il cui tempo sia giunto”.

Il fenomeno della Fusione Fredda fa parte di questa categoria di scoperte e per molteplici ragioni è stata affossata, derisa, negata e, ultimamente, visto che non è più ignorabile, ridimensionata a mera curiosità scientifica. Forse bisognerà ancora attendere qualche anno affinché si realizzi un famoso aforisma di Max Planck: “Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari”. Ma è solo questione di tempo (perso), la Verità si realizza al di la della volontà umana proprio per la sua natura, per il fatto di essere una possibilità inclusa nel nostro Universo, una condizione reale che non attende altro che di essere vissuta.

A livello scientifico, il quadro teorico che spiega come possano avvenire reazioni nucleari a bassa energia, non è del tutto chiarito e perfettamente compreso ma è pur vero che esistono almeno due teorie che spiegano elegantemente il fenomeno e soprattutto portano risultati predittivi su quelli che devono essere i risultati sperimentali. Per cui teorie corpose e molto vicine alla comprensione totale del fenomeno.

Se siamo a questo punto così avanzato perché la fusione fredda non è ancora accettata ufficialmente a livello scientifico? Perché relegarla ancora al concetto di “bufala”?

Le ragioni storiche di questo “ingessamento” della comunità scientifica sono ben descritti nel mio libro ma, cosa più importante, si espone come questi limiti siano superati da gente volenterosa e sinceramente interessata alla verità e alla scienza e come queste aperture mentali portano poi a risultati decisivi per lo sviluppo della materia anche a livello pratico.

Già, molti dicono che finché non vedranno uno scaldabagno che funzioni basandosi sul principio della fusione fredda non crederanno alla sua esistenza. Ebbene… non devono aspettare molto! E con loro tutti noi.

Il momento che stiamo vivendo è decisivo nel trasportare questa incredibile tecnologia dal mondo della teoria a quello della pratica.

In particolare una realtà che si è sviluppata e sta lavorando proprio qui in Italia, è in procinto di realizzare il primo co-generatore a fusione fredda.

Non emetterà inquinamento, non sarà radioattivo, non produrrà scorie. Avrà una durata di lavoro di decine di anni e basterà a riscaldare e dar corrente ad almeno 2 appartamenti.

Sarà la prima “pila nucleare” a fusione fredda di cui il mondo potrà godere.

Ma ricordiamoci, la fusione fredda, è solo uno strumento. Un potente strumento che sta per arrivare nelle nostre mani. Come lo sapremo usare e i fini per cui utilizzeremo questa forma di energia abbondante, pulita e a basso costo dipenderà esclusivamente dall’intelligenza e consapevolezza della razza umana. Potrà essere un ottima strada per diminuire fortemente il nostro peso su questo martoriato mondo oppure la via che ci condurrà all’estinzione di massa.

La scelta sarà responsabilità di ognuno di noi.

Tratto dal libro “Fusione Fredda, cos’è e come funziona” di Roy Virgilio



Fonte articolo

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2 commenti:

  1. Non è questione di vedere scaldabagni, è questione di avere una teoria che spieghi come e perché funziona. Se qualcuno mi fa vedere una pala idraulica che funziona grazie all'acqua che si trasferisce spontaneamente dal basso all'alto, non trovare un trucco mi farà pensare solo che è un ottimo prestigiatore.
    Come fanno i nuclei ad avvicinarsi tanto? Con quale forza, se non quella d'inerzia data dalla temperatura?
    (e se davvero funziona e promette di essere tanto efficiente, possibile che le grandi corporation non ci abbiano già investito, anziché essere costretti a conquistarci il petrolio con la guerra? Sarebbe semplicemente stupido: perché non è da poco che se ne parla, e cercare di negarne la verità sapendo che invece funziona, significa solo trovarsi indietro quando la farà funzionare qualcun altro)

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  2. http://www.ecoblog.it/post/11875/fusione-a-freddo-i-video-dellesperimento-di-bologna
    ho anche letto che gli scienziati sn riusciti nell'esperimento ma non riescono a farne una teoria http://www.stampalibera.com/?p=20910

    "(e se davvero funziona e promette di essere tanto efficiente, possibile che le grandi corporation non ci abbiano già investito, anziché essere costretti a conquistarci il petrolio con la guerra? Sarebbe semplicemente stupido: perché non è da poco che se ne parla, e cercare di negarne la verità sapendo che invece funziona, significa solo trovarsi indietro quando la farà funzionare qualcun altro)"

    secondo me le multinazionali hanno interesse che si vada avanti a petrolio e nucleare, facendo guerre.... per loro forse è più remunerativo così... non ho le competenze per dire la mia su questa cosa, ma leggendo cose tipo questa http://flussocanalizzatore.wordpress.com/2008/06/03/la-canapa-e-lenergia/ mi vien da pensare...

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