(ASCA) - Roma, 5 mar - ''La sicumera con cui sul nucleare il professor Veronesi si lascia andare ad affermazioni prive di supporto scientifico lascia allibiti''.
L'associazione nazionale dei medici per l'Ambiente Isde Italia, replica cosi' a quanto affermato dall'oncologo Umberto Veronesi su La Stampa. ''Basterebbe leggere i piu' autorevoli giornali internazionali -scrivono sul quotidiano ecologista 'Terra' Ernesto Burgio, cordinatore del Comitato scientifico Isde, e Angelo Baracca, dell'Universita' di Firenze- per sapere che la strombazzata rinascita nucleare non esiste, a causa dei costi fuori controllo, dei problemi, delle incognite, dei ritardi nei tempi di costruzione; che gli Usa hanno in costruzione un solo reattore (un secondo e' stato cancellato), mentre in Europa gli unici due in costruzione (in Finlandia e in Francia) procedono tra mille intoppi, che hanno gia' causato un raddoppio dei costi e dei tempi''.
''Ma l'aspetto piu' disarmante -denunciano Burgio e Baracca- e' la leggerezza con cui Veronesi considera gli effetti biologico-sanitari della radioattivita'. Un incidente nucleare grave e' in grado di contaminare un intero emisfero: eppure Veronesi 'liquida' con poche battute persino la catastrofe di Chernobyl. Dimenticando che scienziati e ricercatori di chiara fama, che hanno dedicato la loro vita a documentare gli effetti di una nube radioattiva che ha colpito non solo URSS, Ucraina e Bielorussia, ma l'Europa intera, parlano di un milione di vittime! Come puo' un oncologo accettare di dirigere un'Agenzia per la Sicurezza del Nucleare ignorando o trascurando questi studi?''.
L'associazione nazionale dei medici per l'Ambiente Isde Italia, replica cosi' a quanto affermato dall'oncologo Umberto Veronesi su La Stampa. ''Basterebbe leggere i piu' autorevoli giornali internazionali -scrivono sul quotidiano ecologista 'Terra' Ernesto Burgio, cordinatore del Comitato scientifico Isde, e Angelo Baracca, dell'Universita' di Firenze- per sapere che la strombazzata rinascita nucleare non esiste, a causa dei costi fuori controllo, dei problemi, delle incognite, dei ritardi nei tempi di costruzione; che gli Usa hanno in costruzione un solo reattore (un secondo e' stato cancellato), mentre in Europa gli unici due in costruzione (in Finlandia e in Francia) procedono tra mille intoppi, che hanno gia' causato un raddoppio dei costi e dei tempi''.
''Ma l'aspetto piu' disarmante -denunciano Burgio e Baracca- e' la leggerezza con cui Veronesi considera gli effetti biologico-sanitari della radioattivita'. Un incidente nucleare grave e' in grado di contaminare un intero emisfero: eppure Veronesi 'liquida' con poche battute persino la catastrofe di Chernobyl. Dimenticando che scienziati e ricercatori di chiara fama, che hanno dedicato la loro vita a documentare gli effetti di una nube radioattiva che ha colpito non solo URSS, Ucraina e Bielorussia, ma l'Europa intera, parlano di un milione di vittime! Come puo' un oncologo accettare di dirigere un'Agenzia per la Sicurezza del Nucleare ignorando o trascurando questi studi?''.
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