Bisogna fermare il calcio professionistico dalla serie A fino alla C dai 24 mesi, minimo, fino ad un massimo di 36 e usare gli stadi come agorà di dibattito pubblico sull’uso razionale dell’energia, sulla sovranità monetaria, la democrazia diretta, l’uso delle fonti alternative, la sovranità alimentare, l’autosufficienza energetica, lo sviluppo della resilienza etc.
A parte una dichiarazione di default che non verrà perché alla BCE conviene tenerci col cappio al collo, come hanno fatto con la Grecia, al momento non riesco ad immaginare un’idea “nazionale” migliore di quella appena proposta.
Pensiamoci, in un sol colpo arrestiamo lo spettacolo più socialmente inutile (economicamente dannoso allo Stato) e che rappresenta il riciclaggio di danaro sporco. La maggioranza degli uomini brucia i neuroni per seguire bipedi lobotomizzati in mutande che incassano soldi più di tutti i migliori ricercatori europei, ditemi se questo non è un manicomio?
Nello stesso tempo, gli stadi saranno strumento di dialogo per rimuovere questa è altre malattie mentali e convogliare le migliori energie verso attività socialmente utili. Pensiamoci, avremmo l’opportunità di conoscere la vera democrazia: il governo del popolo e potremmo ascoltare l’opinione di persone libere per accedere a conoscenze tenute nascoste dall’élite. La domenica, con tutta la famiglia andremo allo stadio per crescere spiritualmente e culturalmente anziché regredire allo stato di ameba come avviene oggi, ditemi se questa non è una buona idea?
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Io ne ho una migliore.
RispondiEliminaInnanzi tutto, si vietano le partite in tv.
Poi si istituisce un campionato che duri ininterrottamente per 24 o 36 mesi.
Riempiamo gli stadi con i lobotomizzati e gli facciamo fare una bella scorpacciata di "sport".
Nel frattempo, noi normali ci troviamo da qualche altra parte a parlare di cose serie.
Che ne dici?
più o meno è quello che succede ora.... la maggioranza a parlare di calcio e una minoranza spesso vista come "anormale" a parlare di cose serie......
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