Unicredit è l’unica italiana nella lista delle 29 istituzioni finanziarie di rilevanza sistemica a livello globale, le cosiddette G-Sifi, che a partire da fine 2012 dovranno adottare norme di salvaguardia in caso di liquidazione – miranti ad evitare che il costo di eventuali loro fallimenti ricada sui contribuenti – e che dovranno dal 2016 rispettare un requisito di capitale aggiuntivo a quello già previsto da Basilea III per fronteggiare le perdite. Lo si legge nei documenti che il Financial stability board (Fsb) guidato da Mario Draghi ha presentato oggi al G20 di Cannes, ottenendo l’imprimatur finale dei leader delle maggiori economie avanzate ed emergenti. A queste banche sistemiche a livello globale è richiesto un capitale aggiuntivo per assorbire eventuali perdite.
A banche che accrescono ulteriormente la loro importanza sistemica potrebbe essere imposto un requisito come ‘deterrente’, spiega il segretario generale Fsb Svein Andreson. I nuovi requisiti aggiuntivi di capitale verrano richiesti dal 2016 alla lista della G-Sifi identificata a novembre 2014. Questa lista iniziale di 29 gruppi bancari internazionali verrà aggiornata e pubblicata ogni anno a novembre e in futuro potrà cambiare nel numero e comprendere anche G-Sifi non di gruppi bancari. Il Financial Stability Board dice anche che le singole autorità nazionali potranno decidere di estendere i requisiti di salvaguardia da utilizzare in caso di liquidazione ad altre istituzioni sotto la loro giurisdizione.
Ecco la prima lista delle 29 G-SIFIs identificata da FSB sulla base della metodologia del Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria, basata sui dati di fine 2009.
Questa lista verrà aggiornata e pubblicata annualmente a novembre, quindi non è fissata nè nel numero, nè nella composizione.
Anche la metodologia verrà sottoposta a revisione ogni tre anni per incorporare le variazioni intervenute nel sistema bancario e i progressi nella misurazione dell’importanza sistemica:
Bank of America
Bank of China
Bank of New York Mellon
Banque Populaire CdE
Barclays
BNP Paribas
Citigroup
Commerzbank
Credit Suisse
Deutsche Bank
Dexia
Goldman Sachs
Group Crédit Agricole
HSBC
ING Bank
JP Morgan Chase
Lloyds Banking Group
Mitsubishi UFJ FG
Mizuho FG
Morgan Stanley
Nordea
Royal Bank of Scotland
Santander
Société Générale
State Street
Sumitomo Mitsui FG
UBS
Unicredit Group
Wells Fargo
Fonte articolo
Poor “Systemic Irrelevant Financial Institutions”
RispondiEliminaSo now, except for 29 banks, all the others have de-facto been qualified as systemic irrelevant financial institutions.
Is this going to make the lucky few less too-big-to-fail? All against a requirement of only 1 to 2.5 percent in additional bank equity, to be paid in comfortable installments? They've got to be kidding!
Please, someone, save us from these regulators who keep digging us deeper and deeper in the hole where they've placed us.
If you allow it here´s a video that explains a fraction of the stupidity of our bank regulations, in an apolitical red and blue! http://bit.ly/mQIHoi
Per Kurowski
A former Executive Director at the World Bank (2002-2004)