12/07/12

TAV Torino-Lione: la Francia di Hollande dice no, e ferma i lavori


 E' con molto gusto che metto il link proprio all'Unità, riportando la notizia che la Francia ha deciso di cancellare ben dieci progetti TAV, tra cui la Torino-Lione.

Nella hit-parade delle linee ad alta velocità minacciate dai tagli della crisi, ci sono - tra l'altro - la Nizza-Marsiglia e la Torino-Lione, scrive ancora Le Figaro. In particolare, aggiunge il quotidiano, quest'ultima sarebbe «squalificatà per il suo costo (12 miliardi di euro)». Ma anche dal calo registrato nel «trasporto merci, sceso a quattro milioni di tonnellate su quella tratta, contro gli undici milioni di tonnellate vent'anni fa, non gioca a favore di quel progetto».

Insomma, i francesi hanno fatto proprie le osservazioni (da anni ai limiti dell'ovvio e dello scontato) su cui qui si sgolano i No-TAV, e su cui qui si cavilla fino allo spasimo pur di dimostrare che sono errate, attraverso calcoli e conti completamente balordi.

Ma perché mi diverto a linkare l'Unità? Perché, guardacaso, ho appena visto sul Fatto Quotidiano un video sull'espulsione dal partito di alcuni rappresentanti valsusini del PD, rei di essere contrari alla -ormai defunta- TAV, video in cui si nota come il Partito Democratico sia ormai ossessionato dalla TAV che è diventata come una droga. Chissà come mai una tale ossessione, mah, chissà, mistero misterioso.

Intanto, adesso il PD si trova in una delle sue consuete dissonanze: seguire la strada di Hollande, a cui si zerbinano ogni giorno, oppure continuare a cercare l'indispensabile dose di TAV malgrado tutto e tutti?

di Debora Billi

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