La Svezia ha appena dichiarato che entro il 2020 sarà totalmente indipendente dal petrolio.
Qui, dopo avere mercanteggiato per due mesi e mezzo la liberazione della magistratura, e dopo avere pagato il riscatto regalando l'impunità ai fantastici quattro, ci apprestiamo ad affrontare una manovra finanziaria di lacrime ma non di sangue, per dirla con le parole dell'ologramma di Arcore. Questo getta finalmente una nuova luce sugli ultimi deliri di Berlusconi: "La sinistra siamo noi". Stava mettendo le mani avanti, prima di metterle definitivamente nelle tasche degli italiani. Il comunista perfetto. Corre voce che abbia già fatto ordinare cento bambini per i suoi regali appetiti.
Nessuna parola sulle strategie energetiche dello stivale. Il Dio nero ha fame, e via via che i suoi sudditi europei si affrancheranno dalla sua sudditanza, non resteranno che gli italiani a soddisfare la sua ira crescente. Perlomeno quelli che non saranno divenuti radioattivi grazie alle centrali nucleari previste nel programma P2... ooops, scusate: di governo. E quelli che non saranno ancora morti di tumore grazie ai mafio-inceneritori.
Così, un gruppo di docenti e ricercatori delle università e centri di ricerca italiani prova ad alzare la mano e chiede la parola. Certo, non essendo affiliati a nessuna loggia massonica, e non appartenendo ad una casta qualsiasi tra quelle dei banchieri, dei petrolieri o dei malavitosi non sembrano possedere qualifiche sufficienti per accreditarsi presso il governo italiano.
Tant'è che Scajola non ha tempo, e fa ricevere l'illustre scocciatore Vincenzo Balzani dal dott. Claudio Nardone, capo della Segreteria Scientifica.
Su Byoblu.Com, notorio covo di babbei creduloni che amano farsi infinocchiare da maghi, fattucchiere e perfino scienziati, riceviamo e diffondiamo il loro appello. Lo facciamo prima che cada con sinistra prevedibilità nel vuoto spinto dove la nostra democrazia è stata risucchiata, in guisa di ciò che accade agli escrementi nel water di un aereo.
Le scelte energetiche per il futuro dell’Italia
Uno dei problemi più delicati e più difficili che il nostro Paese ha oggi di fronte è quello dell’energia; le decisioni che verranno prese a questo riguardo condizioneranno non solo la nostra vita, ma ancor più quella dei nostri figli e dei nostri nipoti. Per prendere decisioni sagge su un tema così complesso è necessaria una forte collaborazione fra scienza e politica.
Siamo un gruppo di docenti e ricercatori di Università e Centri di ricerca e, in virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione
della letteratura scientifica internazionale, abbiamo sentito il dovere di esprimere la nostra opinione sul problema energetico con l’appello riportato sul sito: www.energiaperilfuturo.it.
L’appello, sottoscritto da più di milleduecento docenti e ricercatori, sottolinea l’urgenza che nel Paese aumenti la consapevolezza riguardo la gravità della crisi energetica e climatica, insiste sulla necessità del risparmio e di un uso più efficiente dell’energia ed esorta il governo a sviluppare l’uso delle energie rinnovabili ed in particolare dell’energia solare.
A nostro parere l’opzione nucleare non può essere considerata la soluzione del problema energetico per molti motivi: necessità di enormi finanziamenti pubblici, insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare, possibile bersaglio per attacchi terroristici, aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri, scarsità di combustibili nucleari.
La più grande risorsa energetica del nostro pianeta è il Sole, una fonte che durerà per 4 miliardi di anni, una stazione di servizio sempre aperta che invia su tutti i luoghi della Terra un’immensa quantità di energia, 10.000 volte quella che l’umanità intera consuma. Sviluppare l’uso dell’energia solare e delle altre energie rinnovabili significa guardare lontano, che è la qualità distintiva dei veri statisti. E’ un guardare lontano nel tempo, perché getta le basi per un positivo sviluppo tecnologico, industriale ed occupazionale del nostro Paese, senza porre pericolosi fardelli sulle spalle delle prossime generazioni. E’ un guardare lontano nel mondo, perché, a differenza dei combustibili fossili e dell’uranio, l’energia solare e le altre energie rinnovabili sono presenti in ogni luogo della Terra e, quindi, il loro sviluppo contribuirà al superamento delle disuguaglianze e al consolidamento della pace.
Saremo ben lieti di mettere a disposizione le nostre competenze per discutere il problema energetico in modo approfondito nelle sedi opportune.
Fonte articolo
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