11/09/08

Solar Revolution: immagazzinare energie rinnovabili

daniel_noceraIl Professor Daniel Nocera del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha trovato il modo di immagazzinare in modo efficiente l’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Le energie rinnovabili sono disponibili in maniera discontinua, cioè solo mentre il sole irradia i pannelli fotovoltaici, nel caso dell’energia solare, o quando il vento soffia abbastanza velocemente contro le pale degli aerogeneratori, nel caso dell’energia eolica.

Per rendere fruibile l’energia anche di notte e quando il vento non spira occorre stoccarla, ma questo passaggio implica una perdita di energia. Il Professor Nocera ha trovato il modo di ridurre al minimo tale perdita, rivoluzionando il modo in cui potremmo utilizzare l’energia nelle nostre case.

La scoperta consiste nell’aver sviluppato un nuovo tipo di catalizzatori per separare, nelle molecole d’acqua, l’idrogeno dall’ossigeno in modo efficiente, poiché il processo avviene a pressione atmosferica e temperatura ambiente, ed economico, utilizzando solo sostanze abbondantemente presenti in natura.

L’ossigeno e l’idrogeno possono essere quindi accumulati quando l’energia rinnovabile è in eccesso, poi ri-combinati mediante una cella a combustibile, creando elettricità in modo davvero pulito, anche al buio ed in assenza di vento.

Il sistema di produzione energetica Solar Revolution (video in lingua inglese) inventato dal Professor Nocera, potrebbe finalmente far espandere le energie rinnovabili su larga scala. Le abitazioni potrebbero essere finalmente indipendenti dalla rete elettrica centralizzata. I vantaggi sarebbero innumerevoli: meno spesa per la bolletta energetica per i privati e, per la collettività, drastica riduzione dell’inquinamento (niente particolato in atmosfera, niente scorie nucleari da smaltire), più sicurezza (niente rischio di incidenti nelle centrali nucleari), e… fine delle guerre per l’approvvigionamento dell’energia.

Altro lavoro di ingegneria e ricerca sarà necessario per consentire di integrare i nuovi catalizzatori nei sistemi fotovoltaici. Ma Nocera si è detto fiducioso a riguardo. “Questo è solo l’inizio”, ha detto.

Una curiosità: uno dei partner del MIT nella ricerca sulle energie alternative, in particolare quella solare, è l’italiana Eni. Strano, visti gli ultimi accadimenti in Italia, tra centrali a carbone ed energia nucleari, non trovate?

Via | MIT

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