Si conclude l'intervista a Francesco Di Stefano, proprietario di Europa7, la tv che non c'è. Non c'è perchè la nostra è una democrazia sulla carta, un'oligarchia travestita. Viviamo nell'epoca della Grande Illusione. Ci dicono che abbiamo la libertà di parola, ma non è vero. Abbiamo la libertà di parola vigilata. Dobbiamo rimanere entro un raggio di pochi metri dall'informazione autorizzata, abbiamo l'obbligo di firma, cioè a firmare i pezzi devono essere sempre gli stessi. Altrimenti? Se sei piccolo, c'è la morte dolce. Ti staccano il tubo, recidono i collegamenti, ti strappano le corde vocali: diventi solo una maschera con la bocca spalancata in una terribile smorfia. Se sei un po' più grande ti screditano e ti umiliano in tutti i modi. Un'arte sopraffina che non si insegna a scuola. Se sei ancora più grande, grandissimo, e rischi di andare fuori controllo, allora fanno leggi apposite per imbavagliarti.
Ecco quello che è accaduto e accade tutt'ora con Europa7. Europa7 è un mostro che fa paura. Se parte toglie tutti i bavagli. Tana libera tutti. E allora non deve partire. A costo di essere inadempienti, di pagare multe, di cambiare la costituzione. A parlare devono essere sempre gli stessi, sempre e solo loro. Chi tocca i fili muore. Chi alza la testa viene giustiziato. Silenziosamente, nell'indifferenza dei mezzi di disinformazione.
E' questa la democrazia in cui credete di vivere? Una volta si facevano cataste di libri e si bruciavano in mezzo a una piazza. Perlomeno il fumo era visibile, non potevi nasconderlo.
Oggi si bruciano bit, nessuno li vede, nessuno ne sa niente. Il digitale finisce per essere l'alleato più grande di questo sterminio di massa dell'informazione. Possono cambiare tutto, e dare l'impressione di non avere cambiato niente. Hanno il controllo totale, tirano i fili. Possono farti vivere o morire senza che neppure tu te ne renda conto. La storia ricorderà questo momento come un'ennesimo periodo di barbarie. Il male è sempre più forte, perchè ha una preoccupazione in meno. Non deve badare a nessuna etica, non c'è nessun giusto o sbagliato. Tutto è giusto, se serve a se stessi, al proprio tornaconto. Il male può essere sconfitto solo da un male peggiore. E' la vittoria di Lucifero. Lucifero all'Inferno e Lucifero anche in Paradiso. E' tutto suo, comanda angeli e demoni. Che fingono di farsi la guerra e poi, nell'al di là, brindano a suon di calici di ambrosia.
Credete che la crisi economica preoccupi molto i Moratti, i Berlusconi, i Benetton? Il loro unico problema sarà diversificare. Il nostro problema, invece, sarà far la spesa al supermercato e non farci pignorare la casa. L'abbiamo detto molte volte, in questo stesso blog, diversi mesi fa, quando loro dicevano che non ci sarebbe stata nessuna crisi, che il peggio era passato. Per loro il peggio non è mai venuto. La storia insegna, però, che quando si oltrepassa il punto del non ritorno, le cose possono precipitare. Giorno verrà che il peggio saremo noi. Il loro peggio. Peggio per loro!
Byoblu: «Che tipo di spazio verrà dato a internet, o verrebbe dato, nei vostri palinsesti?»
Di Stefano: «Il nostro obiettivo è dare voce a chi non l'ha mai avuta. Naturalmente sono anch'io un fruitore enorme di internet. Mi informo su internet, d'altronde non è possibile fare diversamente. Mi piace tantissimo. La seguo e la conosco moltissimo. Internet è uno spazio di libertà importante: non possiamo quindi non dargliene tantissimo. Il problema degli spazi internet è che sono spazi con poche risorse! Quindi secondo me una televisione molto forte può fare molto bene a questo settore.»
Byoblu: «L'informazione indipendente prenderà sempre di più la strada della rete, e quindi di internet. Questo secondo molti analisti potrebbe già accadere entro i prossimi 3 o 5 anni. L'assenza di un editore garantirà sicuramente più libertà rispetto ai contenuti, ma toglierà anche l'unica fonte certa di sopravvivenza, lo stipendio. Secondo lei quale potrebbe essere una strada etica per conservare l'autonomia intellettuale e nel contempo non morire letteralmente di fame?»
Di Stefano: «Io non ce l'ho questa strada, anzi sono molto pessimista. Io sono convinto che quando internet sarà veramente anche in Italia un affare, perchè non lo è ancora per nessuno, putroppo come al solito sarà aggredita dalle grandi corporation. Mediaset sarà una di queste. La Rai sarà una di queste. Non ci facciamo illusioni: quando una cosa funziona arrivano quelli con tanti quattrini per utilizzarla. Ecco perchè dico che è importante una televisione ricca, finanziariamente forte, che valorizzi certe iniziative dando loro anche un aiuto, un sostentamento. Un'altra strada sinceramente non la vedo.»
Byoblu: «Poco tempo fa è uscito un articolo su Panorama che aveva a che fare con una televisione, che si chiama Libera Tv. Potrebbe riassumerci la situazione?»
Di Stefano: «L'articolo di Panorama naturalmente era critico. Anche se poi dicevano è tutto legittimo. Hanno fatto un altro articolo ancora peggio su Il Giornale quando nei titoli dicevano che avevo fatto affari con Consorte, e poi nell'articolo dicevano che gli avevo detto di no. Quindi facevo affari avendogli detto di no. E' chiaro che è la propaganda di Berlusconi.
La storia di questa televisione è semplicissima. Quando fanno la legge Gasparri, per farsela approvare dagli altri parlamentari gli danno un contentino. Gli dicono che se fanno un movimento possono fare una rete satellitare in parte finanziata con i soldi pubblici. Più precisamente, finanziata dalla Presidenza del Consiglio. Perchè? La Gasparri faceva l'interesse esclusivo di Mediaset e soprattutto cancellava Europa7. In questo modo, oltre a fare un piacere agli amici politici, si voleva dare anche uno spazio di pluralismo e di libertà. Naturalmente i politici, i movimenti eccetera se ne guardano bene dall'avvalersene, perchè comunque vuole dire investire, buttare denaro. Lo fanno soltanto Libera Tv, grazie all'iniziativa di due ragazzi, e Nessuno Tv. Nessuno Tv, vicina ai DS, sopravvive. Questi ragazzi vengono da me e mi dicono che non ce la fanno. Io subentro, con la nostra società, caricandomi anche di tutti i debiti, e cominciamo a fare questa televisione libera sul serio. C'è un grosso numero di ore dedicate, lì sì, molto al web. La trasmissione si chiama ZapNews. Si naviga sul web, si porta alla ribalta quello che c'è, parlando di tutte le schifezze, le sconcezze. Vi invito a vederla: canale Sky 924. Portiamo avanti il nostro lavoro cercando di dare una voce in più. Con la nostra esperienza cerchiamo di non buttare via troppo denaro, perchè ci serve per la battaglia principale, e naturalmente siccome un 25% degli introiti possono derivare dalla pubblicità, ci mettiamo anche televendite e qualche spot. E' sempre la legge che lo prevede. A loro non va bene che noi abbiamo fatto questa cosa. Cioè: la legge lo prevede, abbiamo rilevato un'emittente in difficoltà, ma non gli va bene perchè prendiamo i soldi pubblici. La legge Gasparri non l'ho fatta io. L'hanno fatta in funzione di certe cose, e io non posso utilizzarla? Scriviamo che non posso manco utilizzare questa benedetta legge Gasparri. Certamente mi fa piacere che il Presidente del Consiglio debba finanziare in parte un'attività che io faccio. Gli sta bene. Va rinnovata, adesso, questa cosa nel 2009. Dicono che facciamo questa schifezza: perchè la rinnovano? Non certo per noi. Forse la rinnovano per qualcun altro. Allora cosa vuole Panorama? Stiamo facendo nè più nè meno quello che è previsto dalla legge, sempre con la nostra ottica: dare spazio a una voce diversa. Guardatevela perchè veramente è quello che fa.»
Byoblu: «Quindi la televisione trasmette...»
Di Stefano: «La televisione trasmette tutti i giorni sul canale 924 di Sky. Ci sono giornalisti stranieri che la fanno andare avanti, che fanno un'informazione molto forte. Naturalmente il problema qual'è? E' che sul satellite gli ascolti sono quelli che sono. Non la vede nessuno. Infatti successivamente il grande imprenditore Berlusconi con la Brambilla apre una televisione che chiama La Televisione Della Libertà. La nostra televisione si chiama Libera, ed è precedente. Ci butta 20 milioni di euro, la chiude, e porta a ripianare il bilancio da Forza Italia, quindi con i soldi pubblici. Questo è emblematico di quanto successo abbia la televisione satellitare: il più grande Tycoon italiano fa un enorme flop ed è costretto a chiudere! E il nostro problema qual'è: che siamo così bravi da rimanere in piedi?».
Byoblu: «Stasera tutti sul Canale 924 di Sky!»
Di Stefano: «Grazie.»
Byoblu: «Dottor Di Stefano, nel caso augurato che queste frequenze finalmente arrivassero, io mi proporrò per un provino, eh?»
Di Stefano: «C'è molto spazio per la gente libera in quella televisione.»
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