Nell’aula bunker del carcere di Poggioreale, a Napoli, sono riprese le udienze del processo Impregilo-Bassolino.
Le novità principali sono il cambio del presidente della corte giudicante. Giovanni Rabuano siccome dall’inizio dell’anno è diventato presidente del tribunale di Nola (NA), è stato sostituito da Claudia Rambaldella, assai più giovane, ferma e decisa. Ha rimproverato senza mezzi termini diversi avvocati giunti in aula in ritardo.
Altra novità - inquietante - è il numero dei comuni che si sono inseriti nel processo in qualità di parti lese: da 250 sono lievitati 553. Voci insistenti sibilano che si siano messi d’accordo con Antonio Bassolino per favorirlo. Più sono a ricorrere, più il percorso processuale diventa tortuoso, difficile e ingestibile. Infatti, anche oggi sono stati centinaia i nuovi documenti depositati dai difensori, e che i giudici dovranno visionare uno ad uno prima di decidere chi ascoltare.
Certamente le fasi preliminari del processo sono finite. Nella prossima udienza, dopo la lettura dell’ordinanza, si comincerà finalmente a dibattere. Il pm Sirleo ha depositato numerose intercettazioni telefoniche che inchioderebbero diversi dirigenti delle società controllate da Impregilo, oltre che lo stesso Antonio Bassolino.
Se ne saprà di più in febbraio a data da decidersi, visto che l’udienza fissata il 28 gennaio, con tutta probabilità non si terrà perché quel giorno si asterranno dal lavoro gli avvocati.
Quanto al ricorso contro il divieto di registrare e riprendere le udienze, il procuratore generale di Napoli, col nuovo anno, ha emesso un nuovo provvedimento.
Proprio oggi ho incontrato un avvocato napoletano, col quale ho momentaneamente preso un accordo verbale sulle modalità di come procedere contro quel provvedimento, che se da un lato pare ancora più immotivato del precedente, dall’altro va preso nel verso giusto affinché le azioni che stiamo decidendo di intraprendere, siano utili a fare chiarezza sui motivi del divieto, e che questi, nell’eventualità, possano essere impugnati.
Man mano produrremo documenti li pubblicherò sul blog. Per ora ci vuole ancora un po’ di pazienza.
A tal proposito approfitto per rinnovare il mio personale ringraziamento a tutti i lettori che hanno fatto la propria donazione per pagare le spese legali di questa operazione. L’importo raccolto, per ora, è più che sufficiente.
Non appena sarà pronta la prima lettera, vi saprò dire se anche altre testate giornalistiche radiotelevisive, come sembra almeno a parole, sottoscriveranno l’iniziativa. Vi terrò aggiornati.
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