Sonia Alfano protesta contro la decisione del CSM"Con la sospensione del Procuratore di Salerno, Luigi Apicella, il CSM ha scritto una delle pagone più nere della recente storia italiana". Cosi Sonia Alfano che insieme a Benny Calasanzio e Salvatore Borsellino ma anche a Serenetta Monti, Francesco Saverio Alessio, Daniele Vignandel, Stefano Cucinelli, Guido De Gennaro, Stefano Franco, Massiiliano Mostardi e molti altri, saranno a Roma il 28 gennaio per protestare contro la sospensione di Luigi Apicella."L'iniziativa - ha spiegato Sonia Alfano - mira a coinvolgere tutta la cittadinanza italiana che oggi più che mai non può più delegare ad altri il controllo sulla nostra democrazia e che ha il dovere di scendere in piazza a protestare".
L' Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia aderisce ufficialmente al comitato promotore della manifestazione, indetta a Roma il 28 gennaio, a sostegno del Procuratore Capo di Salerno, Luigi Apicella. Una nutrita delegazione dell' associazione sarà presente a Roma per manifestare il dissenso dei familiari delle vittime di mafia raccolti nell' omonima associazione. "La sospensione di Apicella - hanno dichiarato i familiari in una nota per voce del presidente Sonia Alfano, di Salvatore Borsellino e di Benny Calasanzio - è l'atto di completamento della distruzione del sistema democratico italiano. La Procura di Salerno - proseguono i familiari nella nota - è stata smantellata dal potere politico senza alcuna motivazione sensata ma solo per aver avuto l'ardire di indagare su politici, imprenditori, amministratori e funzionari corrotti. La prova definitiva che la nostra democrazia sia ormai moribonda sta nelle dichiarazioni del presidente delI' ANM, Luca Palamara, che considera come "anticorpi" del sistema istituzionale un' arbitraria decisione politica a danno della sacrosanta autonomia della magistratura. Se anche gli organi associativi della magistratura si sono adeguati al piccolo colpo di Stato che la decisione del CSM ha sancito non resta altro da fare che scendere in piazza in prima persona a pretendere che in Italia si reinstauri un sistema democratico".
L' Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia aderisce ufficialmente al comitato promotore della manifestazione, indetta a Roma il 28 gennaio, a sostegno del Procuratore Capo di Salerno, Luigi Apicella. Una nutrita delegazione dell' associazione sarà presente a Roma per manifestare il dissenso dei familiari delle vittime di mafia raccolti nell' omonima associazione. "La sospensione di Apicella - hanno dichiarato i familiari in una nota per voce del presidente Sonia Alfano, di Salvatore Borsellino e di Benny Calasanzio - è l'atto di completamento della distruzione del sistema democratico italiano. La Procura di Salerno - proseguono i familiari nella nota - è stata smantellata dal potere politico senza alcuna motivazione sensata ma solo per aver avuto l'ardire di indagare su politici, imprenditori, amministratori e funzionari corrotti. La prova definitiva che la nostra democrazia sia ormai moribonda sta nelle dichiarazioni del presidente delI' ANM, Luca Palamara, che considera come "anticorpi" del sistema istituzionale un' arbitraria decisione politica a danno della sacrosanta autonomia della magistratura. Se anche gli organi associativi della magistratura si sono adeguati al piccolo colpo di Stato che la decisione del CSM ha sancito non resta altro da fare che scendere in piazza in prima persona a pretendere che in Italia si reinstauri un sistema democratico".
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