Ponzoni:
L’assessore regionale all’Ambiente della giunta Formigoni, Massimo Ponzoni (Forza Italia), non passerà certo alla storia per la tutela del paesaggio lombardo, ma per la condanna ad abbattere due villette abusive perché costruite su un terreno agricolo non edificabile a Cesano Maderno, in Brianza. La prima intestata alla moglie Annamaria Cocozza. La seconda abitata dal cognato Argenio Cocozza e dalla suocera Maria Cacioppo.
Secondo i tecnici, una delle due villette non avrebbe nemmeno dovuto essere costruita e l’altra è stata ampliata oltre i limiti consentiti. Il tutto sotto gli occhi di chi ha la responsabilità della tutela dell’ambiente in Lombardia.
la replica:
L'assessore all'Ambiente della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, respinge come "un attacco politico campato per aria e strumentale" quello innescato dall'articolo di stamane di un quotidiano nazionale.
"Chi si è precipitato a invocare le mie dimissioni intende solo mettere in atto basse manovre a fini elettorali"
Daschle
L'ex senatore democratico del Sud Dakota ha rinunciato alla nomina e Obama ha accettato la decisione e «con tristezza e rimpianto». Daschle, ex leader della maggioranza democratica in Senato, aveva evaso oltre 120 mila dollari (circa 93 mila euro) di tasse non pagate per una vettura con autista messa a sua disposizione da una compagnia privata.
Daschle ha motivato il ritiro affermando di non essere un leader che ha la piena fiducia del Congresso e che la sua nomina avrebbe potuto essere fonte di problemi.
Daschle ha ricevuto oltre 5 milioni di dollari di compensi da compagnie private per imprecisate attività di consulenze, alcune delle quali proprio nel settore sanitario, esponendo il mancato ministro a evidenti conflitti di interessi, e solo il 2 gennaio ha versato le tasse relative ad oltre 400 mila dollari non dichiarati negli anni scorsi.
Killefer
Nancy Killefer avrebbe invece dovuto supervisionare il budget della riforma delle spese. I fatti che la riguardano risalgono al 2005 (per un anno e mezzo non pagò i contribuiti alla colf), Killefer versò in un secondo momento quanto dovuto.
Gli altri non sono "santi"...ma almeno quando vengono beccati hanno il "buon gusto" di farsi da parte...
L’assessore regionale all’Ambiente della giunta Formigoni, Massimo Ponzoni (Forza Italia), non passerà certo alla storia per la tutela del paesaggio lombardo, ma per la condanna ad abbattere due villette abusive perché costruite su un terreno agricolo non edificabile a Cesano Maderno, in Brianza. La prima intestata alla moglie Annamaria Cocozza. La seconda abitata dal cognato Argenio Cocozza e dalla suocera Maria Cacioppo.
Secondo i tecnici, una delle due villette non avrebbe nemmeno dovuto essere costruita e l’altra è stata ampliata oltre i limiti consentiti. Il tutto sotto gli occhi di chi ha la responsabilità della tutela dell’ambiente in Lombardia.
la replica:
L'assessore all'Ambiente della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, respinge come "un attacco politico campato per aria e strumentale" quello innescato dall'articolo di stamane di un quotidiano nazionale.
"Chi si è precipitato a invocare le mie dimissioni intende solo mettere in atto basse manovre a fini elettorali"
Daschle
L'ex senatore democratico del Sud Dakota ha rinunciato alla nomina e Obama ha accettato la decisione e «con tristezza e rimpianto». Daschle, ex leader della maggioranza democratica in Senato, aveva evaso oltre 120 mila dollari (circa 93 mila euro) di tasse non pagate per una vettura con autista messa a sua disposizione da una compagnia privata.
Daschle ha motivato il ritiro affermando di non essere un leader che ha la piena fiducia del Congresso e che la sua nomina avrebbe potuto essere fonte di problemi.
Daschle ha ricevuto oltre 5 milioni di dollari di compensi da compagnie private per imprecisate attività di consulenze, alcune delle quali proprio nel settore sanitario, esponendo il mancato ministro a evidenti conflitti di interessi, e solo il 2 gennaio ha versato le tasse relative ad oltre 400 mila dollari non dichiarati negli anni scorsi.
Killefer
Nancy Killefer avrebbe invece dovuto supervisionare il budget della riforma delle spese. I fatti che la riguardano risalgono al 2005 (per un anno e mezzo non pagò i contribuiti alla colf), Killefer versò in un secondo momento quanto dovuto.
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