29/10/09

Aprilia e i comuni sul lastrico, senza tributi


Aprilia, con i suoi 70 mila abitanti, è la quarta città della Lazio. Il comune rischia il dissesto finanziario perché è indebitato per 6 milioni di euro sul proprio conto corrente, ed ha un ammanco di altri 20 milioni di tributi non riscossi.
O meglio, chi quei tributi li ha riscossi, non li ha versati al comune. Si tratta della società a partecipazione mista Tributi italia spa, realtà nata nel ‘91 che si occupa di gestire in appalto la riscossione delle tasse comunali trattenendo una quota percentuale per ogni bollettino riscosso.
La Tributi spa, ad Aprilia, per contratto trattiene il 30 per cento delle quote incassate. Un’enormità che vale 30 euro ogni 100. Manco fosse un ufficio recupero crediti.

O meglio, tratteneva, perché nell’ultimo anno, la Tributi italia, dal 30 per cento è passata al 100 per cento. Si sta tenendo tutto. Non solo il soldi dei tributi dei cittadini di Aprilia, ma anche quelli di altri 500 comuni italiani dove la Tributi italia presta servizio.
Negli ultimi anni sono già state centinaia le cause intentate in tribunale dai sindaci che non vedono più un soldo. Impossibile stabilire con esattezza l’ammontare dell’importo trattenuto da Tributi Italia. Certamente non è molto inferiore ai 100 milioni di euro.

La Tributi Italia appartiene alla famiglia Saggese con sede a Chiavari (GE) e una sede legale a Roma. Durante i suoi 18 anni di storia ha cambiato diverse denominazioni. Si chiama Tributi Italia soltanto dall’anno scorso.
Aprilia è la città che reclama l’importo maggiore. Il suo sindaco, Domenico D’Alessio, lancia l’allarme. Denuncia l’ammanco ingistificato di denaro, insinua connivenze e interessi ai piani alti della politica nazionale bipartisan e promette battaglia.

Alla Camera ci sono state diverse interrogazioni per chiedere maggiore trasparenza e maggiore controllo per quelle società, come la Tributi Italia, che riscuotono tributi pubblici. Le ultime sono dei deputati radicali Rita Bernardini e Ludovico Vico. Interrogazioni finora senza risposta.

Nel video servizio che ho realizzato per il sito di Radio Radicale web col quale collaboro, racconto la vicenda con i dati e le testimonianze delle persone coinvolte nella vicenda.
Manca tuttavia la testimonianza dei responsabili di Tributi Italia, che intervisterò nei prossimi giorni per sentire la loro versione.

Fonte articolo

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