19/10/09

"Sono un pedofilo, tagliatemi i testicoli"

A dieci giorni dal processo di Francis Evrard, la Francia si interroga sulla richiesta del violentatore seriale che rischia l’ ergastolo.

Avrei piacere ad avere il vostro consenso per subire l’ablazione chirurgica dei testicoli. So che la procedura è in vigore in Canada ed è senza appello. In ogni modo alla mia attuale età (63 anni) non ne soffrirei e si eviterebbero le mie tendenze nei confronti dei bambini“. Questo è il testo della lettera rivelata da France 3 Nord-Pas-de-Calais, nella quale il pedofilo seriale Francis Evrard, che fra dieci giorni apparirà dinanzi alla Corte d’Assise, ha scritto a Nicolas Sarkozy, chiedendogli di autorizzare la propria castrazione fisica. Il 15 agosto del 2007, Evrard rapì e stuprò a Roubaix, il piccolo Enis Kocakurt . Aveva solo 5 anni.

IL PALMARES -Nella mia vita ho conosciuto quaranta bambini, ma sono stato condannato solo per tre casi“, La polizia e il procuratore di Lille hanno riserve sulle dichiarazioni rilasciate dal pedofilo durante l’ interrogatorio e in ogni caso si sono limitati alle investigazioni relative al processo Enis lasciando perdere le sue eventuali altre vittime per non uscire dal quadro giuridico. Dopo la diffusione massiccia in Francia della foto dell’ imputato, solo un uomo di 42 anni l’ha riconosciuto e ha presentato una denuncia presso la stazione di polizia di Villeneuve d’Ascq, nella quale dichiarava di essere stato attirato con delle caramelle da Evrard all’ età di 5 anni ad Hellemmes e di esserne stato in seguito abusato. Gli investigatori dovranno ricercare negli archivi di una quarantina d’anni fa, se la segnalazione del sospettato fatta all’ epoca dal bambino, coincidesse con il profilo di Evrard. “Si tratta di un compito immane ritornare così indietro nel tempo “, ha affermato un commissario, “Evrard può vantarsi di 40 casi, ma forse una ventina non sarebbero tracciabili perché negli anni ‘70 i casi di violenze sessuali non venivano denunciati “. E non c’è nessuna traccia nel casellario giudiziario. “In ogni caso se fosse vero quello che vanta bisognerebbe discriminare tra questi presunti crimini e quindi tra delitti, stupri ed esibizionismo che non hanno la stessa gravità in termini di pena“. Un puzzle giuridico, insomma. Nei confronti dei reati sessuali, la legge in Francia consente deposizioni fino a venti anni dopo la maggiore età. Se i magistrati di Lille applicassero il testo alla lettera, vorrebbe dire che la vittima di Hellemmes avrebbe dovuto presentare denuncia entro il 2003.

LA CARRIERA CRIMINALE – Figlio unico, attaccamento morboso alla madre, Evrard dichiara nei verbali che aveva tentato la fortuna nella sua giovinezza, con una donna con la quale egli non riusciva ad avere rapporti sessuali, e che, timido, non avendo avuto il coraggio di ripetere quell’ esperienza con donne o con uomini, aveva deciso di avvicinare i bambini, adescandoli con dolci, giocattoli e gattini. E’ stata la polizia a ricostruire il percorso di un pedofilo che ha iniziato molto giovane la sua carriera criminale. Il 16 maggio del 1969, Francis Evrard commette a Mouscron, in Belgio, offese al pubblico pudore con violenza (appellativo dell’ epoca per i reati di stupro), su due bambini e una bambina. Fu internato senza processo fino al 1973 in una “Istituzione di difesa sociale” riservata a pazienti non considerati responsabili delle loro azioni. All’uscita, Francis Evrard ricomincia in Francia, e nel 1975 viene ancora condannato a quindici anni di prigione. Esce prima, ma recidivo, “prende” quattro anni. Poi violentata due ragazzi nel 1987. Esce dal carcere dopo venti anni e senza subire ancora nessun trattamento. Nei suoi trent’anni di detenzione egli non riesce a scacciare i suoi fantasmi e quindi le sue pulsioni pedofile. Si arriva al colmo quando nel carcere di Caen, poco prima di terminare la sua pena, si fa prescrivere del Viagra dal medico del penitenziario. Pillole che aveva acquistato e cominciato ad assumere un mese prima di essere arrestato per lo stupro del piccolo Enis. E nell’ interrogatorio ha ammesso di aver preso il Viagra solo per guardare film porno in televisione.

LE REAZIONI IN FRANCIA - Il padre del piccolo Enis, Mustafa Kocakurt, ha reagito con sdegno alla notizia della lettera del pedofilo. “Penso che rida del giudizio del mondo. Perché chiede la castrazione dieci giorni prima del suo processo? Lui cerca solo di mostrarsi come un martire, ma è un manipolatore. Io sono sconvolto e arrabbiato“.”Sono molto fiducioso per il processo, ho fiducia nella giustizia. Mi aspetto che si ripeta nel giudizio su Evrard perché la deve pagare “,ha aggiunto osservando il suo Enis che ora ha sette anni e “ha incubi durante la notte, perché inizia a capire cosa gli è successo.” Si presume che sia condannato all’ergastolo, questa lettera fa parte della sua strategia di difesa” ha affermato l’avvocato della famiglia di Enis. Secondo lui, infatti, la castrazione fisica – vietata in Francia – non risolve il problema di un uomo come Francis Evrard che ha un “organismo che non risponde agli stimoli e ai farmaci“. Un’allusione all’ impotenza sessuale dell’ imputato.”Del resto, ha già avuto un trattamento di castrazione chimica che si è interrotto dopo quattro mesi, perché la sua domanda di libertà condizionale era stata respinta“.

CASTRAZIONE CHIMICA - L’omicidio di Marie-Christine Hodeau, una donna assassinata nella regione parigina da un uomo già condannato per violenza sessuale, che aveva beneficiato della libertà condizionale, ha rilanciato in Francia il dibattito sulla castrazione chimica dei delinquenti sessuali. E il punto centrale della nuova bozza di legge illustrata dal presidente Nicolas Sarkozy alla stampa si prefigge di limitare la recidività di chi si macchia di questo genere di reati. I delinquenti sessuali ritenuti pericolosi potrebbero uscire di prigione, una volta scontata la pena, soltanto se si impegnassero a subire la castrazione chimica. Un provvedimento che diverrebbe obbligatorio e non più sottoposto al solo giudizio medico come prevede oggi in Francia la legge Clément del 2005. Ma al di là del dibattito binario “pro o contro” che si sviluppa ogni tanto pure nel nostro Paese, la questione ha bisogno di risposte soprattutto riguardo la capacità che ha un trattamento ormonale limitato nel tempo di risolvere il problema di una sessualità disturbata. Lasciando così la decisione non più al team medico che segue chi viene sottoposto alla cura, ma rimettendo tutto nelle mani di un giudice. O peggio. In questo caso, della Politica.

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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