In fondo in questi tempi da basso impero è necessario, almeno ogni tanto, raccontare anche i risvolti, diciamo cosi, piccanti, del quotidiano dipanarsi della mamma di tutte le crisi sistemiche.
Vediamo di ricapitolare.
Siamo sull'orlo di un collasso strutturale dell'Euro.
Di uno scontro armato con la Corea del Nord ( ok: rientrerà tutto ma con i regimi all'ultima sponda non si sa mai).
Di un nuovo 68 ( ed era ora, visto che mai nessuna generazione di giovani è stata ed è tradita e traviata come quella di questi ragazzi che campeggiano sui tetti di mezza italia).
In questa bella "temperie", la cultura, che nel nostro paese è sempre stata vista con fiero sospetto dal governante di turno, tra prezzolamenti, incompetenze, disinteresse e taglio dei fondi, non è mai stata tanto inguaiata come oggi.
Il tocco finale, ovviamente è aver affidato questo ministero, poco interessante perchè cronicamente senza grandi fondi ( con la cultura non si mangia, ha esemplificato il nostro esimio Ministro Tremonti) a Bondi.
Il quale, povera creatura, a parte il recente crollo di Pompei, ha ricevuto una enorme tegola sul lucido cocuzzolo, l'avrete letto, essendo stato scoperto ad inventarsi freneticamente un premio fuoriconcorso al festival del Cinema di Venezia per la promettente attrice, scrittrice, regista ed imprenditrice italo bulgara Michele Bonev.
E' stato invitato al lieto evento l'intero Cast ed il ministro della cultura bulgaro, che, arrivati con un volo charter ad hoc, sono stati ospitati all'Hotel Cipriani & simili, a spese del governo italiano, per un conto complessivo spaventoso pare di circa 400.000 euro, tutte a carico del Ministero Della Cultura, secondo la stampa italiana e quella bulgara.
La cosa ha scatenato un putiferio diplomatico con il ministro bulgaro che, forse per timore di essere messo sotto accusa dai suoi concittadini ha tenuto a precisare che la luculliana e costosissima trasferta è stata tutta a carico delo governo ospitante e il Ministro Bondi affannato a negare, smentire, diminuire tutto ed a minacciare querele a tutti.
I giornali, dopo i fatti di Pompei sono andati a nozze con l'intera storia e l'hanno letteralmente fucilato, manco a dirlo.
Eppure Bondi, senza potersene certo chiamare fuori tanto facilmente, è stato con tutta evidenza "obbligato".
Da chi?
Beh, per facilitarvi la deduzione, ho un piccolo scoop per voi.
Basta andare a vedere chi è il Presidente del Consiglio di amministrazione della "Romantica Entertainment" società di produzione cinematografica dell'esimia Michelle.
La Sig.ra Presidente, Licia Nunez attrice e showgirl non è ignota alle cronache "rosa" da basso impero.
E' infatti una delle tante, diciamo cosi, "associate" al nome del nostro Primo Ministro di cui un annetto fa, ai tempi di tarantini e della D'Addario si professava amica di lunga data.
Alla domanda se avesse avuto vantaggi da questa amicizia rispondeva "È un problema di chi lo pensa. Qualora poi il presidente mi abbia aiutata non posso che essergli grata".
A quanto pare, avere una Presidentessa (sicuramente qualificata e capace, ci mancherebbe) con amicizie tanto altolocate è stato di ottimo auspicio per la Romantica Entertainment di Michelle.
E' anche bello sapere che, dopo una infanzia infelice e difficile, Michelle abbia trovato il modo non solo di far decollare cosi velocemente la sua società ma anche di trovare una capitalizzazione cosi imponente da potersi permettere, secondo la sua dichiarazione di accollarsi tutti costi della trasferta della delegazione bulgara.
Quando si dice il culo*...
*volevo dire:fortuna...il basso impero, sapete com'è, è contagioso.
Fonte articolo“Ho avuto un invito personale da Bondi. Il Ministero della Cultura Bulgaro ha comunicato esclusivamente con il Ministero della Cultura Italiano e con nessun’altro. Da Roma mi chiesero se a Venezia era possibile avere gli attori di GoodBye Mama. ‘Siamo in crisi’, risposi, ‘posso portare al massimo un’attrice e un operatore. La trasferta veneziana è un’operazione costosissima e non posso prendere soldi dal contribuente bulgaro per un aereo enorme, affittato per trasportare 30 persone a Venezia’. In loco ho avuto incontri ufficiali con Mara Carfagna e il vice-ministro Galan, che si è scusato per la mancanza di Sandro Bondi. Con loro ho discusso della creazione di un centro culturale bulgaro a Roma e la futura partecipazione di pittori bulgari alla più prestigiosa Biennale d’arte Contemporanea del mondo, quella di Venezia. Non partecipiamo da 20 anni, la quota d’accesso è di 200.000 euro e lo stato bulgaro, non dispone con questi fondi”
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