17/10/11

People rise up!

Finalmente una manifestazione di cittadini che s’indigna contro l’attuale sistema finanziario, contro il vero potere, contro banchieri, manager e politici corrotti. Almeno duecentomila persone hanno raggiunto Roma da tutta Italia per ritrovarsi e proporre un cambiamento partendo “dal basso”. Le attuali generazioni hanno urlato: “noi non paghiamo il debito”! L’invenzione del debito pubblico frutto dell’usurpazione della sovranità monetaria (Trattato di Lisbona) è pubblicamente contestato, perché i cittadini dovrebbero pagare il falso in bilancio operato da criminali col colletto bianco?

Un corteo immenso, bellissimo, gioioso, colorato, danzante; una vera festa per i diritti umani e la libertà ha invaso la capitale. Vi erano cartelli contro il nuovo ordine mondiale, contro la BCE di Trichet e Draghi, contro il signoraggio bancario. Ho letto cartelli per la democrazia diretta e per una società più equa e più giusta, una società libera dall’ideologia della competitività e del libero mercato.

Ieri, in tutto il mondo si manifestava contro la religione neoliberista inventata da alcuni think tank americani, e indottrinata in tutte le università a partire sin dal dopo secondo guerra, affinché questa religione della crescita infinita, sinonimo di avidità e superbia, potesse far emergere le SpA e porle sopra la piramide del potere applicando il dogma: PIL, espansione monetaria e petrolio.

I popoli hanno detto chiaramente che ribalteranno la piramide del potere per progettare una società genuinamente democrazia ponendo il sovrano al suo vertice e non più l’élite degenerata. Mentre i popoli contestavano, l’élite era riunita per salvare le banche, esatto, il club dei ricchi tirava i fili dei burattini – i Governi – per salvare l’immorale industria finanziaria che sta rubando tutti i giorni le risorse delle generazioni attuali e future.

I ministri finanziari del G20 chiedono all’Europa di trovare una soluzione alla crisi del debito nelle prossime settimane, in vista del Consiglio dei leader europei del 23 ottobre. Nella bozza di comunicato finale del G20 finanziario di Parigi si legge che “occorre lavorare ancora per massimizzare l’impatto dell’Efsf (il fondo europeo ‘salva-stati’, ndr), per indirizzare il contagio e l’esito del Consiglio europeo del 23 ottobre”.

Nel giorno ufficiale del risveglio delle coscienze, il solito sistema della “scuola Gladio di Cossiga e dei servizi deviati”, accade quello che si poteva immaginare, visto il disservizio d’ordine. Alcuni teppisti chiamati “black block”, ma bisogna chiamarli vili mercenari, eseguono gli ordini calati dall’alto: terrorizzare il corteo di pacifisti. La radio ci informava che in via Cavour alcuni teppisti avevano incendiato auto e rotto vetrine dei negozi, al nostro passaggio una dozzina di questi vili spunta alle nostra spalle e lancia una bomba carta fra i passanti. Alcuni manifestanti aprono una colluttazione e mettono in fuga questo gruppo di persone infiltrate con l’evidente scopo di impedire lo svolgimento dell’evento favorendo lo statu quo.

E’ chiaro a tutti che questi sedicenti manifestanti sono vili mercenari coperti da forze dell’ordine deviate a servizio di frange politiche estremiste. E’ una caratteristica di tutti i Governi avere a disposizione persone psico-programmate per osteggiare il cambiamento.

I mercenari di ieri erano visibilmente ammaestrati, preparati, organizzati, riconoscibili a chiunque. Non erano ragazzi di scuola ma persone adulte consapevoli di quello che dovevano fare, il sospetto che siano lasciati liberi di agire è fondato. Una coppia di giovani milanesi mi ha raccontato che intorno alle 8 del mattino, presso la stazione di Anagnina hanno visto arrivare un centinaio di black block attrezzati per la guerriglia, sotto gli occhi dei Carabinieri che presidiavano il luogo. Nessuno è stato fermato, perquisito, nessuno.

Nel pomeriggio i teppisti spuntati, all’improvviso, dietro le mie spalle, quando passavo in via Cavour, erano visibilmente armati di spranghe e bombe carta. Una persona ha usato le mani per allontanare l’ordigno artigianale finendo all’ospedale per l’esplosione. Durante il corteo non vi erano “sentinelle” per sorvegliare persone sospette. Questura, Prefetto e Comitato organizzatore sono pienamente responsabili dei disordini poiché non hanno predisposto un regolare servizio di sorveglianza tramite volontari – “sentinelle” – per guardare il corteo e prevenire incidenti. La disorganizzazione era voluta. Bastava coordinare volontari, polizia in borghese e forze dell’ordine per fermare tutti i “black block” prima che arrivassero nel corteo.

L’unica notizia positiva è che il tentativo di terrorizzare le persone è fallito. I cittadini non erano impauriti, ma hanno isolato, contestato e reagito contro gli infiltrati. Le persone sono consapevoli che parti dello Stato sono corrotte e pagate dall’élite. I temi del risveglio non saranno manipolati e la rivoluzione culturale è solo appena iniziata. Il cambiamento ci sarà e finalmente anche in Italia ci sarà la democrazia diretta, liberi dal debito e dall’usura dei banchieri.


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