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Ma sì, brindiamo pure. Leviamo in alto le nostre pinte di Guinness e facciamo cin cin alla salute dei cittadini irlandesi, che ci hanno regalato qualche attimo di respiro. Ma rendiamoci conto che il progetto degli autocrati di Bruxelles – quello di un orwelliano governo centrale europeo che cancelli per sempre ogni sovranità nazionale – non è certo defunto, ma solo temporaneamente rallentato.
Fra tutte le dichiarazioni imbecilli sul risultato del referendum irlandese, spicca come sempre quella di Giorgio Napolitano, secondo la quale sarebbe ingiusto che all’1% degli europei sia concesso il diritto di decidere per tutti. Napolitano dimentica di dire che quell’1% è l’unica fetta di cittadini d’Europa a cui sia stato permesso di esprimere un parere sull’immondo Trattato di Lisbona. Con l’eccezione dell’Irlanda, il restante 99% dei cittadini d’Europa ha dovuto ingoiare il trattato a scatola chiusa, volente o nolente, senza potersi esprimere in merito. Se – come sarebbe giusto e opportuno, trattandosi di una decisione che pregiudica il nostro futuro – referendum come quello irlandese...
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w la guinness!!! ancora di più!
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